Animali, Santori: “Emergenza cinghiali, dal Campidoglio solo aria fritta”

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“Aria fritta, l’azione politica è completamente assente. L’assessore Alfonsi si limita a rileggere l’ordinanza regionale che già conosciamo annunciando altre riunioni. Confronti, monitoraggi, materiale informativo, ricerca e recupero carcasse, analisi, recinzioni dei cassonetti, prontamente distrutte dalle bestie, segnaletica, divieti. Mappe, perfino, delle vie che i cinghiali preferiscono per raggiungere le case dei romani. Ma nessun numero, né sul contenimento dell’epidemia, né sull’enorme e pericolosa popolazione di ungulati che ormai oltrepassa i portoni, né tantomeno sui costi di questo invece davvero unico esemplare di fallimento della politica, di questa ennesima genuflessione capitale alla miope e inadeguata attività della Regione Lazio”. Lo dichiara il consigliere capitolino della Lega Fabrizio Santori, a margine dell’interrogazione a risposta orale sull’emergenza cinghiali che ha presentato oggi nel corso dell’Assemblea Capitolina, e alla quale ha risposto l’assessore competente, Sabrina Alfonsi.

“Difficile comprendere cosa stia accadendo: i cinghiali sono sempre nelle strade, l’immondizia pure, i cittadini sono ogni giorno più esposti a invasioni, pericoli, incidenti a piedi o a bordo dei mezzi di trasporto. Il protocollo che doveva già da tempo coordinare Pisana, Campidoglio e Città Metropolitana per chiudere quest’altra ignobile pagina di storia romana targata Pd, l’avranno acquisito forse i cinghiali, viene amaramente da chiedersi. La Lega vuole sapere perché in attuazione di quel documento da febbraio siano state fatte solo tre riunioni. Chiediamo quali provvedimenti sono in atto o in programmazione, come sono gestite le catture. Ma tutto è fumus, chiacchiere e nulla”, conclude il consigliere del Carroccio.