Ieri mattina mi sono recato presso gli Uffici della Comunità Ebraica di Roma per incontrare il Rabbino Capo, Rav Riccardo Di Segni, e la Presidente Ruth Dureghello.
Lo ha fatto sapere sulla sua pagina social Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma per il centrosinistra.
Sono particolarmente soddisfatto di questo confronto perché la comunità ha da sempre rappresentato, e tuttora rappresenta, un punto di riferimento per l’intero tessuto socio-culturale della città. Si tratta della più antica comunità di tutta la Diaspora, ma soprattutto di una presenza che ha arricchito, secolo dopo secolo, l’anima della città.
Abbiamo discusso delle questioni che maggiormente stanno a cuore alla comunità dal punto di vista sociale e culturale: la preservazione della Memoria della Shoah, l’educazione dei giovani e le scuole, la salvaguardia di quelle categorie – come ambulanti e urtisti – che in questi anni hanno subito, anche prima del Covid, il contraccolpo più forte dalla crisi del commercio e dell’economia urbana.
Roma deve ritrovarsi come città aperta, multiculturale, solidale e accogliente, e la lunga storia ebraica nella Capitale – conclude Gualtieri – può fornire in questo senso un contributo essenziale alla costruzione di una metropoli con queste caratteristiche.