“I Campionati europei di atletica leggera in calendario a Roma nel 2024 sono una speciale vetrina per la città, una opportunità economica, culturale e turistica da non perdere. Questa è una delle occasioni per risolvere il problema degli impianti sportivi romani e promuovere l’attività motoria anche negli asili e nelle scuole elementari. I centri romani dedicati allo sport sono 160, ma sono pochi rispetto alle necessità della popolazione, non distribuiti equamente, in diversi casi inutilizzati e chiusi. Spesso neanche l’amministrazione sa come e da chi vengono gestiti”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simonetta Matone, capogruppo della Lega in Campidoglio e candidata alle suppletive per il centrodestra, e Fabrizio Santori, consigliere segretario in Aula Giulio Cesare, firmatari dell’ordine del giorno che impegna sindaco e assessore competente per lo sviluppo delle attività sportive nella Capitale, approvato oggi all’unanimità dall’Assemblea Capitolina in relazione alla delibera di adesione di Roma Capitale alla Fondazione Capitolina Euro Roma 2024.
“Otteniamo un importante risultato che impegna il Sindaco Gualtieri e l’intera maggioranza e l’assessore competente a monitorare lo stato degli impianti sportivi sul territorio e a predisporre un adeguato piano di investimenti finalizzato a risolvere le annose carenze delle strutture dedicate all’attività agonistica, inclusi gli interventi già progettati ma non ancora completati, come palazzetti polivalenti nei quadranti periferici come Corviale, Pietralata e Cesano, spesso definanziati. Impegno anche a rilanciare il quadrante Flaminio al fine di elaborare una proposta complessiva di gestione virtuosa dei grandi impianti cittadini che ne consenta una piena fruibilità a beneficio delle attività sportive di vertice, come lo Stadio Flaminio e il Palazzetto dello Sport, oltre alla definizione dei vari contenziosi aperti, ad esempio quello relativo al centro natatorio di Valco San Paolo, realizzato per i campionati del Mondo del 2009 e mai aperto a causa del crollo della copertura”, concludono Matone e Santori.