Oggi è la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare e Roma la celebra con un importante strumento in più. Grazie alla ‘food policy’ della Capitale che abbiamo iniziato a mettere in campo, ristoratori e distributori potranno infatti partecipare più attivamente al contrasto dello spreco alimentare ed avere così una riduzione della Tari.
Lo sostiene il sindaco Roberto Gualtieri, che aggiunge: Lo spreco alimentare è purtroppo un problema serio nel nostro Paese. Secondo il Rapporto ‘Il caso Italia’ 2022 di Waste Watcher International per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dell’Università di Bologna, solo nell’ultimo anno, in Italia, si contano 7 miliardi di euro buttati nei rifiuti, una cifra che corrisponde allo sperpero annuo di 1.866.000 tonnellate di cibo, purtroppo in aumento di circa il 15% rispetto all’anno precedente. Dobbiamo invertire questa tendenza. Spreco alimentare non significa solamente buttare via il cibo, ma coinvolge anche l’inquinamento e lo sperpero delle risorse naturali che sono state utilizzate per produrlo e per distribuirlo.
Poi fa sapere: Come Amministrazione noi vogliamo fare concretamente la nostra parte, avviando una seria e determinata “politica del cibo” per la nostra città con un’efficace strategia anti-spreco. Siamo partiti con questi incentivi ma vogliamo avviare anche fondamentali attività formative e di sensibilizzazione nelle nostre scuole sui temi della lotta allo spreco, della sostenibilità ambientale e del consumo responsabile. Perché dai più piccoli arrivi la spinta al cambiamento di cui abbiamo bisogno. Sarà inoltre necessaria una mappatura degli spazi cittadini che contribuiscono al recupero delle eccedenze in favore delle persone in difficoltà, e la creazione di veri e propri hub con mense attrezzate, dove volontari formati per il recupero degli sprechi possano preparare pasti da asporto.
Tutte queste misure faranno parte di un piano strategico del cibo che stiamo elaborando con l’assessora Sabrina Alfonsi e che inizierà il suo percorso il prossimo 23 febbraio, con la convocazione della prima seduta del Consiglio del cibo di Roma.
Ed infine Gualtieri conclude: Facciamo tutti la nostra parte affinché il cibo avanzato anziché rifiuto diventi una risorsa.