Roma – Tariffa per matrimoni equa, ok la proposta della Lega

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Grazie alla mozione proposta dalla Lega e approvata all’unanimità in Assemblea capitolina, le tariffe pagate dai nati a Roma ma non residenti, oggi equiparati a tutti gli altri ‘stranieri’, diminuiscono, nella prospettiva di portarle alla stessa cifra richiesta a chi è residente in città: 150 euro, 300 per chi risiede in area metropolitana, contro i 1200/1400 che occorrono a chi vuole sposarsi nell’Urbe ma viene da altri territori”.

Lo dichiara in una nota il consigliere della Lega e segretario in Aula Giulio Cesare Fabrizio Santori, che ha presentato una mozione su questo tema insieme alla capogruppo Simonetta Matone, approvata all’unanimità dall’assemblea di Roma Capitale. “Un intervento atteso da tempo da migliaia di cittadini e dalle loro famiglie,  persone  che hanno diritto di sposarsi a Roma come romani, e non come vip o turisti”, insiste Santori. “Nel ristabilire questo semplice criterio di equità, si pone in atto anche una misura di valorizzazione, promozione e sostegno delle attività commerciali e dell’indotto, liberando i romani da un balzello paradossale, tanto gravoso quanto e ingiusto”, conclude il rappresentante della Lega.